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Gli artt. 27 e 96 del decreto “Cura Italia”, pubblicato in G.U. il 17.3.2020, hanno previsto un primo sostegno economico fruibile anche da coloro che operano nel mondo sportivo.

Professionisti con P.Iva e collaboratori coordinati e continuativi

L’art. 27 del decreto ha previsto a favore dei “liberi professionisti titolari di partita iva […] e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa”, qualora già in essere e attivi in data 23.2.2020, il diritto di richiedere una indennità una tantum e riferita al solo mese di marzo, pari a 600 euro (somma che non concorrerà alla formazione del reddito personale).

Tale indennità dovrà essere erogata dall’Inps sulla base di criteri ad oggi ancora sconosciuti.

Tuttavia, essendo l’indennità in oggetto prevista esclusivamente per i soli soggetti iscritti alla Gestione separata Inps (quindi non per i professionisti sportivi con posizione Inps gestione ex Enpals[1]), la platea dei soggetti interessati si dovrebbe ridurre notevolmente.

Sul punto la stessa Inps ha chiarito che “non c’è nessun click day, inteso come finestra dentro la quale si possono fare domande di prestazioni. Le domande saranno aperte a tutti e ci sarà un giorno di inizio, con un click”.

Per accedere al servizio di richiesta del contributo sarà necessario loggarsi nel sito Inps (https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx) e disporre del “Pin dispositivo” (diverso dal pin utilizzato per il normale accesso al sito) o in alternativa attivazione Spid, utilizzo della carta di identità elettronica 3.0 o firma digitale con CNS. Sul punto l’Inps precisa che il PIN ordinario ottenuto online o attraverso il Contact center sarà sufficiente, per le sole domande di richiesta degli Incentivi Covid-19: è stata prevista, infatti, una procedura semplificata che non richiederà necessariamente il PIN dispositivo per l’inoltro della domanda.

Sportivi dilettanti

Nel caso degli sportivi dilettanti, l’art. 96 del decreto ha previsto la possibilità di richiedere una somma di 600 euro a titolo di indennità. I soggetti interessati sono tutti coloro che praticano le attività sportive dilettantistiche ai sensi dell’art. 67, comma 1, lett. m), Tuir percependo compensi, indennità di trasferta, rimborsi spese forfettari e premi.

L’obolo in questione sarà erogato da Sport e Salute spa (società pubblica), previa presentazione di apposita domanda corredata da un’autocertificazione sulla fattiva esistenza del rapporto tra lo sportivo dilettante e la società/associazione sportiva dilettantistica alla data del 23.2.2020, nonché l’assenza in capo al soggetto richiedente di altro reddito da lavoro (ma pare che sia comunque ammissibile, ad esempio, il possesso di redditi fondiari, di capitali e diversi).

Al fine di fugare qualsiasi dubbio, si segnala che ad oggi non vi sono ulteriori chiarimenti, essendo le modalità di presentazione e di erogazione del contributo da precisare in un successivo decreto da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, entro un massimo di quindici giorni dalla data di pubblicazione del decreto “Cura Italia”. Con lo stesso decreto verranno definiti i criteri di gestione del fondo e le forme di monitoraggio della spesa e del relativo controllo. La stessa Sport e Salute Spa ha attivato un indirizzo mail dedicato (curaitalia@sportesalute.eu) precisando che “non essendo ancora stato emanato il relativo decreto, non esiste alcun modulo di presentazione della domanda o format di autocertificazione e che, per presentare la domanda, occorrerà attendere le modalità che la società Sport e Salute pubblicherà sul proprio sito istituzionale”.

Si ritiene quindi opportuno tenere monitorato il sito: https://www.sportesalute.eu/

[1] Sono tenuti all’iscrizione alla Gestione Lavoratori Spettacolo e Sport (exEnpals) coloro che svolgono professionalmente le attività in ambito sportivo e spettacolistico (es. ciclista, direttore sportivo di squadra professionistica).

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Articolo pubblicato su Non Solo Fisco al seguente link